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Studi Rosettiani

Studi Rosettiani

 

Eventi Organizzati dalla Fondazione E.Rosetti

 

 

La salute nella Romagna dell’Ottocento - Il caso della pellagra

Saluto del presidente Fondazione Italia Argentina- Emilio Rosetti
Introduzione a La Romagna di Emilio Rosetti,  Chiara Arrighetti

Carla Giovannini     Lezione magistrale. La pellagra in Romagna  
Omar Mazzotti        Agricoltura e pellagra
Giancarlo Cerasoli   I medici e la pellagra  
Matteo Banzola       La pellagra in manicomio

 

Biblioteca Malatestiana, Sala Lignea, venerdì 4 maggio 2018 – ore 15,30

 

Tra le pagine de La Romagna. Geografia e storia per l’ing. Rosetti (1894) è possibile individuare una serie nutrita di voci tematiche, che affrontano gli interessi vitali della regione.

Particolarmente attento ai temi sociali,  intesi nel senso più lato, l’autore analizza con la consueta concretezza anche la situazione sanitaria sul finire del XIX secolo. Tra le malattie endemiche non tralascia di nominare la pellagra che “si spera di veder fra non molto scomparire del tutto”.

Questa morbosa afflizione, come la malaria, il tifo e la tubercolosi, era una patologia molto grave, ampiamente diffusa nella Romagna dell'Ottocento. Determinata dall'estrema miseria, costringeva i braccianti ad alimentarsi per molti mesi esclusivamente con polenta, priva di vitamina B3 e povera di triptofano.
Le conseguenze erano drammatiche.

Il convegno organizzato dalla Fondazione Italia Argentina-Emilio Rosetti, riallacciandosi a uno degli articoli più interessanti trattati da Rosetti nella sua opera, si prefigge lo scopo di mettere in luce la diffusione della malattianel territorio romagnolo e di analizzare le misure messe in opera per combatterla fino alla sua scomparsa, avvenuta nei primi decenni del Novecento.

Si analizzeranno le trasformazioni del paesaggio agrario, dell'economia, del lavoro, dell'alimentazione e delle conoscenze mediche che hanno influito sulla comparsa, diffusione e riduzione di quella patologia, ripercorrendo le vicende dei pellagrosi che spesso finivano disperatamente la loro esistenza nei manicomi.

Per contatti scrivi a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Conferenza Accademia Panziniana

 

Conferenza all'Accademia Panziniana

 

La presenza di Emilio Rosetti a Bellaria

storie di un legame speciale


relatrice:
Chiara Arrighetti
Catalogatrice e storica dell'Archivio Rosetti - Forlimpopoli

 

 Palazzo del Turismo - Bellaria

sabato 28 aprile 2018 ore 16,30

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Dopo due decenni trascorsi in Argentina, durante i quali Emilio Rosetti è diventato uomo di punta della rinascita della nazione e considerato a tutti gli effetti il "padre de la ingenieria argentina", avviene il definitivo ritorno in patria nell’autunno del 1885.
Nominato Console italiano d’Argentina, Rosetti si stabilisce a Milano, città fertile culturalmente e dove vive il cognato Ernesto Teodoro Moneta, direttore della più grande testata nazionale, Il Secolo, e che da lì a breve riceverà il Premio Nobel per la Pace.
Ma c’è un luogo al quale Emilio Rosetti torna continuamente e al quale si lega in modo speciale: Bellaria. Qui è presente già dal 1886 e forse il progetto del suo famoso villino era stato predisposto mentre era ancora in Argentina. Luogo di riposo, di svago e di molto altro.
Qui Rosetti, riceve, infatti, alcuni dei nomi più prestigiosi della cultura europea a cavallo fra Ottocento e Novecento. Non solo. A Bellaria probabilmente ha modo e tempo di portare a compimento le monografie di studi locale e la fondamentale opera La Romagna. Geografia e storia per l’ing. Rosetti.
L’incontro, promosso a Bellaria dall’Accademia Panziniana, offre l’occasione per approfondire alcuni aspetti meno conosciuti di Emilio Rosetti e per una panoramica sulla sconfinata attività di un testimone unico, a cavallo di due secoli e di due continenti.

 

Presentazione della tesi di laurea del dott. Daniele Zavalloni

 

Atlante dei paesaggi della Romagna

di Zangheri e Rosetti.

 
Saluto del presidente Fondazione Italia Argentina- Emilio Rosetti
dott. Maurizio Castagnoli

Interviene
Gianpiero Andreatta
Colonnello t.SFP
Comandante Gruppo Carabinieri Forestale di Forlì-Cesena

 

Presso Biblioteca Malatestiana , Sala Lignea, venerdì 4 maggio 2018 – ore 15,30

 

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Fortemente collegato ad alcuni dei temi più rilevanti ai quali Emilio Rosetti ha posto la sua attenzione nella fondamentale opera La Romagna. Geografia e storia, l’incontro intende proporre una chiave di lettura dei paesaggi del territorio romagnolo descritto da Rosetti e Zangheri.
Nella sua tesi Daniele Zavalloni dà risposta, infatti, in primis all’art. 6 della Convenzione Europea del Paesaggio: «individuare i propri paesaggi, sull’insieme del proprio territorio; analizzare le caratteristiche, nonché le dinamiche e le pressioni che le modificano; seguirne le trasformazioni; valutare i paesaggi individuati, tenendo conto dei valori specifici che sono loro attribuiti di soggetti e dalle popolazioni interessate».
Rosetti e Zangheri sono, dunque, gli autori di riferimento e la scelta non è casuale: entrambi romagnoli, entrambi studiosi della propria terra, anche se a diverso titolo, ma con un comune fil rouge che li lega.
Pietro Zangheri è stato forse il più completo naturalista che ha descritto in modo preciso e scientifico la Romagna, ma la sua attività si è confrontata ed ha ricevuto linfa dai contributi e dalle ricerche di Rosetti, il quale – per primo – aveva, tra le altre cose, tracciato i confini della regione, che non sono amministrativi, ma naturali.
La conferenza, affidata a due esperti del settore, sarà anche un’occasione per occuparsi dell’’interazione tra fauna e paesaggio e quindi, pur in senso non sempre positivo, dell’uso funzionale dei nostri territori.

 

Presentazione del volume Emilio Rosetti.

Padre dell’ingegneria argentina. Cultore e storico della Romagna

di Chiara Arrighetti, prefazione di Maurizio Castagnoli

 

Presso Biblioteca Malatestiana , Sala Lignea, venerdì 6 aprile 2018 – ore 15,30

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     Frutto di indagini archivistiche e ricerche presso istituzioni nazionali e internazionali, la monografia ripercorre la straordinaria esistenza di Emilio Rosetti (Forlimpopoli 1839 - Milano 1908), protagonista fondamentale, tra due continenti, di un’epoca che sta per concludersi e si affaccia con prepotenza alla modernità.

Appena laureato alla Scuola di Applicazione per ingegneri di Torino, Rosetti lascia giovanissimo l’Italia, non come uno dei tanti emigranti dalla sorte incerta, ma con un contratto già firmato dal rettore dell’Università di Buenos Aires.

Da quel momento l’escalation è inarrestabile. Nel giro di pochi anni diventa uno dei docenti più richiesti in Argentina, fonda la Sociedad Cientifica Argentina - che vedrà tra i suoi soci membri del calibro di Sir Charles Darwin e Albert Einstein - e rappresenta un punto di riferimento imprescindibile nella creazione di ospedali, scuole, carceri e nello sviluppo della capitale.

Rosetti lega il suo nome anche al primo step tecnico-scientifico per il progetto della ferrovia transandina, a unire l’oceano Atlantico al Pacifico, considerata la più imponente opera ingegneristica del XIX secolo.

Tornato in Italia nel 1885, ricevuta la nomina a Console d’Argentina, imprime una svolta decisiva alla sua vita alternando infiniti viaggi in ogni angolo del mondo agli studi accurati e numerosi sulla terra d’origine. Così nasce anche l’opera più famosa: La Romagna. Geografia e storia per l’ing. Rosetti.

Al figlio Doro Rosetti va l’eredità spirituale e politica dello zio materno, Ernesto Teodoro Moneta, vincitore del premio Nobel per la Pace nel 1907. Grazie all’impegno di Doro verrà inserita nella Costituzione Italiana - unico caso all’epoca- l’art. 11, che sancisce il ripudio della guerra come strumento di risoluzione alle controversie tra i popoli.

 

 

 

La violenza in Romagna

dallo stato della chiesa allo stato unitario

 

Presso Rocca di Forlimpopoli nella Sala Consiliare, venerdì 5 maggio 2017 alle ore 17:00

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 Atti del convegno

  Atti convegno Studi Rosettiani

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