Non categorizzato
Evoluzioni demografiche e mutamenti delle tipologie familiari nel XIX secolo
Coordina il presidente della Fondazione, Maurizio Castagnoli
Relatori:
Rosella Rettaroli (Università degli Studi di Siena)
Le fonti di stato per conoscere l’evoluzione della popolazione.
Dagli Stati delle Anime ai censimenti pre e post unificazione
Francesco Scalone (Università degli Studi di Bologna)
Strutture familiari e gruppi sociali nell’Italia dell’Ottocento
Silvano Bedei (Storico)
La popolazione forlimpopolese nei censimenti e nelle carte d’archivio dell’Ottocento
Sala del Consiglio, Forlimpopoli, venerdì 24 marzo – ore 15,30
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Il clima e la storia
Il devastante uragano del 1905 in Romagna, tra scienza e immaginario
Coordina il presidente della Fondazione, Maurizio Castagnoli
Relatori:
Prof. Dino Mengozzi (Università degli Studi di Urbino)
Mentalità collettive e tempo atmosferico in età moderna e contemporanea
Dott.ssa Chiara Arrighetti (Fondazione Italia Argentina - Emilio Rosetti)
La rovina granda del 1905 a Forlimpopoli e l’inefficace distribuzione dei sussidi
Dott. Pier Luigi Randi (Presidente Associazione Meteorologi Professionisti)
L’anno del ciclone: il drammatico 1905 dal punto di vista meteorologico.
Prospettive per il futuro.
Sala del Consiglio, Forlimpopoli, sabato 11 giugno – ore 15,30
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L’infanzia abbandonata. La condizione degli esposti in Romagna tra Otto e Novecento
Coordina il presidente della Fondazione, Maurizio Castagnoli
Sala del Consiglio, Forlimpopoli, venerdì 25 marzo – ore 15,30
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L’irresistibile fascino del progresso: le Esposizioni emiliano-romagnole (1888-1908)
Coordina il presidente della Fondazione, Maurizio Castagnoli
Sala del Consiglio, Forlimpopoli, sabato 27 novembre – ore 15,30
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Educazione e scuola in Italia nel secondo Ottocento
Convegno on-line - venerdì 28 maggio 2021 – ore 15,30
Riferimenti Zoom:
https://zoom.us/j/93187731013?pwd=NVFtWFh2dGxSV0lZMi9vamE0QWFzZz09
ID riunione: 931 8773 1013 Passcode: 6Q3PUV
Coordina il presidente della Fondazione, Maurizio Castagnoli
Relatori:
Mirella D’Ascenzo, Lectio magistralis.
L’istruzione elementare e popolare in Italia dopo l’Unità
Silvano Bedei, Il caso di Forlimpopoli: un secolo di scuola nei documenti d’archivio
Nicola Orofino, Maestre e maestri nelle Carte di Congregazione di Cesena
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Romagna Cento anni di trasformazione industriale (1850-1950)
Convegno on-line - sabato 6 marzo 2021 – ore 15,30
Rivedi su youtube: PRIMA PARTE SECONDA PARTE
Coordina il presidente della Fondazione, Maurizio Castagnoli
Francesca Fauri - Cenni sullo sviluppo dell'industria nella provincia di Forlì (1890-1945).
Chiara Arrighetti - Dall’attività agricola all’industria chimica. Il percorso d’impresa della dinastia Rosetti
Alessandro Lazzari - Gli zuccherifici nell’industria romagnola d’inizio Novecento
Lorenzo Aldini - Le origini dell’ORBAT fra autarchia e ricostruzione
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L'alimentazione in Romagna nel corso dell'Ottocentoo
Coordina il presidente della Fondazione, Maurizio Castagnoli
Giancarlo Cerasoli (medico e saggista):L’alimentazione dell’infanzia nella Romagna dell’Ottocento.
Casa Artusi - Chiesa dei Servi, Forlimpopoli, venerdì 11 ottobre 2019 – ore 15,30
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Acque e terre di confine in Romagna - Paesaggi nel tempo
Biblioteca Malatestiana, Sala Lignea, venerdì 5 aprile 2019 – ore 15,30
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La salute nella Romagna dell’Ottocento - Il caso della pellagra
Saluto del presidente Fondazione Italia Argentina- Emilio Rosetti
Introduzione a La Romagna di Emilio Rosetti, Chiara Arrighetti
Carla Giovannini Lezione magistrale. La pellagra in Romagna
Omar Mazzotti Agricoltura e pellagra
Giancarlo Cerasoli I medici e la pellagra
Matteo Banzola La pellagra in manicomio
Biblioteca Malatestiana, Sala Lignea, venerdì 4 maggio 2018 – ore 15,30
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Presentazione della tesi di laurea del dott. Daniele Zavalloni
Atlante dei paesaggi della Romagna di Zangheri e Rosetti
Saluto del presidente Fondazione Italia Argentina- Emilio Rosetti
dott. Maurizio Castagnoli
Interviene
Colonnello t.SFP Gianpiero Andreatta
Comandante Gruppo Carabinieri Forestale di Forlì-Cesena
Biblioteca Malatestiana, Sala Lignea, venerdì 4 maggio 2018 – ore 15,30
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Conferenza all'Accademia Panziniana
La presenza di Emilio Rosetti a Bellaria
storie di un legame speciale
relatrice:
Chiara Arrighetti Catalogatrice e storica dell'Archivio Rosetti - Forlimpopoli
Palazzo del Turismo - Bellaria
Sabato 28 aprile 2018, ore 16,30
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Presentazione del volume Emilio Rosetti - Padre dell’ingegneria argentina. Cultore e storico della Romagna
di Chiara Arrighetti, prefazione di Maurizio Castagnoli
Biblioteca Malatestiana, Sala Lignea, venerdì 6 aprile 2018 – ore 15,30
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Ciclo "Incontri Culturali" - 4 serate in compagnia di esperti
L'Ingegnere Emilio Rosetti tra scienza e umanesimo positivista
30 Novembre 2017 Maggio 2017 - Bellaria , Saletta Verde di Piazza del Popolo, 1
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Convegno: La violenza in Romagna dallo stato della chiesa allo stato unitario
5 Maggio 2017 - Forlimpopoli , Sala Consiliare
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Concerto: In onore di Emilio Rosetti - Musica tra due mondi
26 Aprile 2017 - Teatro Verdi - Forlimpopoli
"....Concerto in onore di Emilio Rosetti, cattedratico dell'Università di Buenos Aires e fondatore della...." Leggi Tutto
Evoluzioni demografiche e mutamenti delle tipologie familiari nel XIX secolo
Forlimpopoli, Sala Consiliare
venerdì 24 marzo 2023 - ore 15:30
Le rilevazioni di stato e di tipo censuario, che via via sono state elaborate nella storia, creano una struttura portante per comprendere l’evoluzione della popolazione nel XIX secolo.
Tali strumenti ancor più rivestono un significato decisivo per il passato, offrendosi come imprescindibile testimonianza di realtà non sempre facilmente e altrimenti inquadrabili.
La struttura familiare, in quanto nucleo fondamentale e vitale della società, viene in questo contesto ad assumere una rilevanza assoluta, sia che si tratti di modelli numericamente contenuti o più complessi, urbani o rurali.
Fine di questo convegno sarà quello di illustrare, anche attraverso il confronto con un caso locale, la valenza della demografia storica come metodo d’indagine per una interpretazione, quanto più precisa possibile, di situazioni ed eventi.
Introduce il presidente della Fondazione, dott. Maurizio Castagnoli.
Relatori:
Rosella Rettaroli (Università degli Studi di Bologna)
Le fonti di stato per conoscere l’evoluzione della popolazione.
Dagli Stati delle Anime ai censimenti pre e post unificazione
Francesco Scalone (Università degli Studi di Bologna)
Strutture familiari e gruppi sociali nell’Italia dell’Ottocento
Silvano Bedei (Storico)
La popolazione forlimpopolese nei censimenti e nelle carte d’archivio dell’Ottocento.
Per informazioni:
Fondazione Italia Argentina - Emilio Rosetti
Via O. Campri, 39
47034 Forlimpopoli (FC)
Cell. 347.8286321
Per contatti scrivi a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Dai percorsi storici a una via del progresso nella valle del Bidente - Ronco
Forlimpopoli, Sala Consiliare
Venerdì 7 ottobre 2022 - ore 15,30
Coordina il presidente della Fondazione, dott. Maurizio Castagnoli.
Prof. Stefano Maggi (Università degli Studi di Siena)
Le vie dell’Italia unita: strade e ferrovie tra Otto e Novecento
Arch. Patrizia Tamburini (Libera professionista)
Le mappe e i segni del territorio nelle Romagne
Dott. ssa Chiara Arrighetti (Fondazione Emilio Rosetti)
Ricerche d’archivio: la costruzione della strada rotabile lungo la vallata del Ronco (1862-1910 c.)
Problematiche senza fine si concentrarono, tra metà Ottocento e inizio Novecento, attorno a una complessa vicenda collegata allo sviluppo infrastrutturale del nostro territorio.
Migliaia di documenti e decine di progetti originali hanno permesso di ricostruire minutamente la difficilissima realizzazione della strada rotabile, e relativi ponti, che da Forlimpopoli doveva condurre a Meldola, per proseguire fino a Civitella. Obiettivo: creare un collegamento “economicamente produttivo” tra i centri della vallata e le città di pianura, dopo che, nel 1861, era stata inaugurata la linea ferroviaria Bologna - Ancona.
Il tutto si inserisce nel quadro generale di quelle trasformazioni nel mondo dei trasporti e delle comunicazioni, e quindi delle idee, che a partire dal secondo decennio del XIX secolo divennero determinanti per lo sviluppo degli Stati.
Fondamentale premessa il discorso cartografico, che offre una lettura dell’identità, del carattere e della logica di evoluzione-permanenze relative all’ambito territoriale oggetto di studio di questo convegno.
Per informazioni:
Fondazione Italia Argentina-Emilio Rosetti
Via O. Campri, 39
47034 Forlimpopoli (FC)
Cell. 347.8286321
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Il clima e la storia
Il devastante uragano del 1905 in Romagna, tra scienza e immaginarioo
Forlimpopoli, Sala Consiliare
sabato 11 giugno 2022 - ore 15,30
Nella sera del 23 giugno 1905 una violentissima ondata temporalesca si abbatté su buona parte dell’Italia settentrionale, rovinando anche estesi territori della Romagna. Di quelle drammatiche ore si è perso inspiegabilmente il ricordo.
Ripercorrendo tale evento, di rara gravità sia per intensità che estensione pur in un’epoca non ancora messa così a repentaglio dalle variazioni climatiche, il convegno si dipana su un doppio binario.
Da una parte la ricostruzione di quanto avvenuto, attraverso l’esame delle fonti documentarie coeve, dall’altra un’accurata analisi scientifica del fenomeno verificatosi.
Fondamentale, però, prima di ogni indagine, è comprendere la percezione corrente di tale immane sventura nella cultura popolare, ancora minata, ai primi del Novecento, da una cupa, secolare, rassegnazione alla cattiva sorte.
Introduce il presidente della Fondazione, dott. Maurizio Castagnoli.
Relatori:
Prof. Dino Mengozzi (Università degli Studi di Urbino)
Mentalità collettive e tempo atmosferico in età moderna e contemporanea
Leopardi la definiva “matrigna” ancora ai primi dell’Ottocento: la natura era vista come minacciosa. Facevano paura il sole quanto il gelo, i temporali non meno del vento. Questa natura andava domata e conquistata, secondo il comando di Dio scritto nella Genesi. Ebbene, com’è potuto accadere che la supremazia umana sia stata messa in discussione, dopo la rivoluzione industriale? Quella natura matrigna è diventata all'improvviso fragile, da proteggere dalla nostra aggressione. Un temporale ci appare ormai come una richiesta di aiuto da parte dell’ambiente in cui viviamo. Nel nostro rapporto con la natura mettiamo ormai il destino di noi stessi.
Dott.ssa Chiara Arrighetti (Fondazione Italia Argentina - Emilio Rosetti)
La rovina granda del 1905 a Forlimpopoli e l’inefficace distribuzione dei sussidi
La Commissione di soccorso pei danneggiati dell’uragano, sorta a vantaggio della locale popolazione colpita, ha lasciato dietro di sé un’articolata documentazione, che ha permesso di ricomporre le varie fasi dell’accadimento di quel desolante 23 giugno e, nello stesso tempo, di conoscere le problematiche strategie di soccorso allora individuate. La solidarietà attiva fu, infatti, minata da forme di controllo da parte delle autorità superiori e dalle logiche politiche tipiche delle piccole municipalità ferite.
Dott. Pier Luigi Randi (Presidente Associazione Meteorologi Professionisti)
L’anno del ciclone: il drammatico 1905 dal punto di vista meteorologico.
Prospettive per il futuro.
Con l’ausilio di carte sinottiche storiche, di rilevazioni strumentali e a vista, degli osservatòri
operativi a quel tempo, e in base alle testimonianze dell’epoca, verrà illustrato l’evento sotto il profilo scientifico. Saranno descritte anche le probabili cause all’origine, aggiungendo considerazioni sull’emergenza climatica attuale, che vede una maggiore frequenza di fenomeni estremi, i quali, tuttavia, non rappresentano una novità nella storia meteorologica della nostra regione, come testimoniato da quel tragico 23 giugno 1905.
Il convegno ha ottenuto il patrocinio del Comune di Forlimpopoli, dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, dell’Associazione Meteo Professionisti (AMPRO).
Svolgendosi il convegno in presenza, saranno adottate le misure di sicurezza anti-covid, fra le quali prenotazione tramite email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e possesso di green pass.
Per contatti scrivi a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Emilio Rosetti
(Forlimpopoli, 19 maggio 1839 - Milano, 30 gennaio1908)
Le più recenti ricerche archivistiche e bibliografiche hanno permesso di inquadrare, con sempre maggior precisione, il milieu di appartenenza dell’ingegnere Emilio Rosetti. Il padre Pellegrino (1795-1871) è un commerciante ben integrato nel tessuto sociale del suo territorio e di sicuri mezzi. Negoziante e poi "trafficante", proprietario di fondi rustici e urbani, già nel 1850 ha edificato una prima fornace, subito fuori dal centro di Forlimpopoli. Durante il governo pontificio siede in Consiglio Comunale. Deciso a riscattare la famiglia da uno status puramente manuale, invia tre dei suoi quattro figli all’università; solo Emilio aiutato da una Borsa di Studio. Nella distinta di beni immobili, registrata per il censimento del 1861, si riporta il primo Ca' Rosetti a Forlimpopoli: una serie di abitazioni, per le famiglie dei lavoranti alla fornace, erette da Pellegrino. Altri casali verranno realizzati nel tempo.
Emilio Rosetti appartiene, dunque, a un contesto socio-economico piuttosto privilegiato, specie in considerazione della negativa congiuntura che i territori romagnoli attraversavano in quei decenni. Crisi che non sembra, appunto, sfiorare la famiglia Rosetti.
Nonostante studi lacunosi e frammentari, Emilio riesce ad "ingredire" alla Scuola per Applicazione di Ingegneri di Torino (futuro Politecnico dal 1906), ove si laurea nel dicembre 1864, in matematiche pure con una tesi riguardante una locomotiva merci, "capace di di condurre colla velocità di 20 km all'ora un convoglio di 250 tonnellate su di una strada in pendenza variabile, ma sempre inferiore al 7 per 100". La Regia Scuola di Torino si offriva quale punta di eccellenza dell’istruzione superiore europea, nata in seno alla Legge Casati, grazie all’impegno e alla decisa volontà di Quintino Sella. Emilio Rosetti sarà uno dei primi iscritti a questo nuovo gioiello universitario. Sarà proprio il direttore di quella Scuola, il Professore Prospero Richelmy, a comunicare al suo ex allievo - poche settimane dopo la laurea - che si era creata la favorevolissima occasione di recarsi in Argentina, per insegnare al Dipartimento di Scienze Esatte dell'Università di Buenos Aires. Il tramite è Paolo Mantegazza, "poligamo di molte scienze", che già aveva sostato a lungo in America latina ed era stato incaricato, dal governo bonaerense, di "far incetta" di validi docenti e giovani talentuosi. L’ingegnere forlimpopolese accoglie con entusiasmo la proposta e il 26 marzo 1865, assieme a Pellegrino Strobel e a Bernardino Speluzzi, è pronto per salpare da Bordeaux, verso l’oceano, a bordo del vapore Estremadure.
L' escalation di Rosetti in Argentina è spaventosamente rapida. Il Paese investe senza sosta sulle sue potenzialità e non sbaglia. Nel giro di pochi anni il Romagnolo giunge a ricoprire fino a sette cattedre contestualmente, con ruoli di sempre maggior prestigio anche in istituzioni afferenti all'Università stessa. Nel 1866 inaugura il primo corso di ingegneria: tutti allievi di Rosetti i primi ingegneri diplomati in Argentina che costruiranno, nel vero senso della parola, le infrastrutture del Paese. Rosetti diviene, inoltre, professore di fisica, al Collegio Nazionale, ove si occupò di dotare delle strumentazioni e apparecchiature idonee il relativo Gabinetto, considerato un gioiello in tutta l'America latina e preso quale esempio.
Progetta edifici pubblici e privati nella stessa Buenos Aires, a Rosario e Paranà.
Altrettanto intensa la sua partecipazione a interventi in favore di un miglior sviluppo della futura capitale, Buenos Aires. Né si dimentichi il ruolo fondamentale rivestito nelle potenti società di mutuo soccorso della comunità italiana, come Unione e Benevolenza o Ospedale Italiano.
Ma il nome di Emilio Rosetti si deve collegare anche al primo progetto di fattibilità della Ferrovia Transandina. Nel 1870, infatti, il governo gli affida lo studio tecnico-strumentale del Passo del Planchon, che veniva considerato uno dei passaggi più complessi nel tragitto del futuro Ferrocarril Transandino. Rimane la relazione tecnica che fu poi tradotta in più lingue.
Nel 1872 Rosetti crea la Sociedad Cientifica Argentina, che vede tra i suoi obiettivi principali quello di dare sviluppo alla scienza nelle sue applicazioni all’industria, alle arti e alla crescita economico- sociale del Paese. La Sociedad diventerà eccellente tribuna di confronto attraverso cui promuovere congressi, spedizioni, indagini; pubblicherà i famosi Annali, che dal 1874 vengono ininterrottamente pubblicati.
L'ingegnere Rosetti risulta, inoltre, cofondatore della Sociedad Paleontologica Argentina e dell’ Istituto Geografico Argentino, il quale istituto, nel 1881, incaricò l'ingegnere di rappresentare il governo e collaborare ai lavori preliminari della "progettata spedizione alle terre australi della Repubblica Argentina che dirigerà il tenente Bove".
Ritornato in Italia definitivamente nel 1885, nominato Console di Argentina, il Rosetti si dedica essenzialmente agli studi di storia locale e regionale, facendo ricerche tra archivi, musei, biblioteche ed infine pubblicando il poderoso volume “La Romagna. Geografia e storia” (Hoepli,1894) che viene considerata ancora oggi la prima opera nella quale i confini della Romagna sono definiti in modo plausibile. Scrisse Lucio Gambi, che il disegno della Romagna di Rosetti doveva essere "stato guidato da una intelligente intuizione di come si potevano applicare, per risolvere il problema di un miglior assetto territoriale, i principi della sua arte professionale: perché quel disegno della Romagna ha fisicamente la logica, l'armonicità e la coesività di una perfetta architettura"
Instancabile amante dei viaggi, Rosetti si sposta da Capo Nord all’Egitto, dalla Tunisia a Parigi, da Malta alla Germania, dagli Stati Uniti alla Russia. Venti sono le traversate che effettua dall’Argentina all’Italia, sopravvivendo anche ad un naufragio a Capo Palos nel 1883. L’ultimo viaggio, Buenos Aires - Genova, sarà del 1907, un anno prima della morte.
L’ingegnere Emilio Rosetti muore il 30 gennaio 1908 a Milano, dove ancora riposano le sue spoglie, custodite nel Sacrario - Rosetti Moneta presso il Cimitero Monumentale di quella città.
I tre figli, Delio, Nino e Doro erigono nel Comune di Forlimpopoli uno splendido Asilo, che a partire dagli anni venti del Novecento entrerà in funzione.
L'edificio è dedicato alla memoria dei genitori:
ALLA MEMORIA DI EMILIO E TERESA ROSETTI
VOLLERO I FIGLI CONSACRATO QUESTO ASILO
PERCHE' NEI LORO NOMI LE RINASCENTI GENERAZIONI
APPRENDANO AD AMARE LA PATRIA, LA FAMIGLIA, IL LAVORO.
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Studi Rosettiani
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Eventi Organizzati dalla Fondazione E.Rosetti