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Archivio Rosetti

 

     Posto, nel 2008, sotto il vincolo della Soprintendenza Archivistica dell’Emilia Romagna per l’interesse storico particolarmente rilevante, l’Archivio Rosetti, benché contenuto quantitativamente, si rivela di notevole valore. Le carte che lo compongono, infatti,  e che coprono un arco cronologico che va dal 1859 al 1888 sia in lingua italiana che spagnola, non solo ricostruiscono la straordinaria vicenda professionale e personale dell’ingegnere romagnolo, ma anche la storia delle istituzioni argentine, essendo presenti numerosi documenti che indicano dati e riferimenti talvolta differenti da quelli riportati ufficialmente dalle realtà di quel paese, forse in parte sprovviste delle medesime testimonianze.

Università di Buenos Aires, Società Scientifica Argentina, Istituto Geografico Argentino, Ospedale Italiano, Società Unione e Benevolenza, Associazione Club Industriale, Officina delle Patenti, Ministero del Governo Argentino, Officina Meteorologica, sono solo alcune delle preziose provenienze dei documenti che arricchiscono l’archivio.

 

Grazie al lascito della Sig.ra Diana, ultima discendente diretta di Emilio Rosetti, la Fondazione da lei istituita nel 1997 e nominata erede alla sua scomparsa, ha acquisito anche una rosa di libri antichi, tra cui diverse cinquecentine di pregiate edizioni e un patrimonio fotografico contenente alcuni rarissimi scatti a Emilio Rosetti, ai figli combattenti al fronte durante la Grande Guerra, a Ernesto Teodoro Moneta. Numerose sono poi le immagini relative ai primi decenni del Novecento. Sono gli anni dell’infanzia e giovinezza di Diana, che rappresentano certo un mondo elitario e privilegiato, ma sono comunque testimonianza di grande suggestione.

     

 

 

 

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